Com'è bello vivere il Natale con la famiglia, le figlie.
Uscire nell'aria frizzantina di dicembre e in macchina tutti insieme percorrere le vie illuminate per poi andare nei negozi di giocattoli, dove le bimbe vedono i giochi e li scelgono, con te che dici "se sarai brava, Babbo Natale magari te lo porterà" e mentre lo dici incontri lo sguardo complice di tua moglie che ti sorride.
E pensi a come tutto ciò sia magico.
See.
Ci avete creduto?
Forse questo succede in altre famiglie. Nella mia no di certo.
A casa nostra la situazione è la seguente: Elena ha un raffreddore fotonico, con tanto di naso chiuso e di conseguenza notti un po' insonni; Anita è convalescente e con la tassativa imposizione di non uscire; Dalia costretta a casa con le bimbe.
E io?
Sfreccio con il mio motorino tra le file di macchine clacsonanti; bestemmio come un turco per il freddo polare; entro come un Terminator nei negozi di giocattoli, sapendo già cosa devo comprare; sgomito tra gli scaffali e mi precipito alle casse; dopodiché, carico come un mulo, passo al prossimo obiettivo.
Entra e esci. Entra e esci.
A un certo momento mi stavo avviando verso casa con:
3 regali nel bauletto del motorino; 2 nello zaino; altri 2 tra le gambe, appoggiati sulla predellina poggiapiedi; e uno voluminoso stretto tra la mia schiena e il bauletto, che mentre guidavo lo spingevo con la schiena per non farlo cadere.
Il tutto mentre fuori ci sono -4 gradi.
No, dico: un martire.
2 commenti:
quella foto del Duomo incita al terrorismo, rimuovila per cortesia.
vit
AHAHAHAHA! Vit :D
Filo, pare la scena di un film di quelli che riempiono i tubi catod... ehm... i nostri televisori Full HD in questo periodo!
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