Tra i dischi che non ho inserito nella classifica 2011, ma che comunque ho apprezzato c'è sicuramente quello dei "the Head and the Heart". Loro sono una band di Seattle (città natale di prestigiosi nomi in ambito musicale) e hanno una tendenza indie-folk.
Termine che, lo ammetto, mi fa già venire voglia di sbaidigliare. E invece il disco è abbastanza fresco, nonostante le atmosfere calde (perdonatemi il gioco di parole). Suonato con passione (e si sente) ma senza scadere nella mania depressiva a cui ci hanno abituati gli esponenti di questo tipo di musica.
Canzoni non particolarmente originali, è vero. E probabilmente da qua a qualche tempo nessuno parlerà più di loro, almeno in Italia. Però è stato la colonna sonora di buona parte del mio autunno. E questo post è per ricordarmelo.
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