30 marzo 2012

i mille volti di Gotye

È da un mesetto che in rete si fa un gran parlare di Gotye, ragazzo belga emigrato in Australia, cantautore polistrumentista. Con la solita curiosità, mi sono andato a cercare il nuovo disco "Making Mirrors", scoprendo peraltro che questo è il suo terzo lavoro (gli altri due dalle nostre parti non son mai arrivati).

Beh, devo dire che sembra di essere davanti a un novello Peter Gabriel. Soprattutto per le influenze etniche e alcune volte per il tono della voce. Ma anche per la poliedricità dell'album.

Sì, perché quello che differenzia quest'album dalle nuove uscite in generale, secondo me, è la varietà dei brani: ci si può trovare alcune ballate alla Patrick Wolf, inserti elettronici tipici di una certa produzione di Beck, ma anche l'utilizzo del vocoder (in "State of the Art") o addirittura interpretazioni dall'aria soul ("I Feel better" in particolare).

Nonostante tutto, però, il disco gode di una sua linea melodica e di una sua certa omogeneità. E anche di una discreta orecchiabilità. Insomma: mettere insieme tutti questi elementi e non risultare un'arlecchinata non penso sia facile.

Bravo Gotye, ti seguirò con interesse.



1 commento:

Ely ha detto...

l'avevo scaricato l'anno scorso, quando ancora non lo si sentiva: avevo beccato il video di Somebody etc. casualmente, mentre cercavo altro, e mi sono innamorata. Molto Peter Gabriel, sarà per quello. Ma poi ho scaricato l'intero album e ho trovato diverse belle influenze e molta personalità propria. E ce l'ho in heavy rotation da un bel pò!