21 marzo 2012

l'inossidabile Nicke

Ci sono persone che sono dotate di un talento fuori dal comune, bisogna ammetterlo. Nicke Andersson è uno di questi. È sulla scena da più di vent'anni e continua a sfornare dischi con una frequenza impressionante.

Se andate su Wikipedia, vedete che la sua discografia è divisa in  
1.1 Con gli Hellacopters 
1.2 Con gli Entombed 
1.3 Con i Supershit 666 
1.4 Con i The Hydromatics 
1.5 Con i The Solution 
1.6 Con i Death Breath 
1.7 Con Stefan Sundström

E volete sapere qual è la cosa più divertente? Che Wiki italia - come sempre in ritardo - si è fumata gli ultimi anni di Andersson, perché il giovane (oddio "giovane"... quest'anno ne fa quaranta) svedese ha fatto partire l'ennesimo progetto, dal nome "Imperial State Electric".
E quest'anno è arrivato al secondo album: Pop War. E da qua parto per riattaccarmi all'affermazione inizale: come cacchio fa 'sto ragazzo (eddaje, non è più un ragazzo, su!) ad avere una produzione così intensa, ma soprattutto così fresca!

Sì, perché se fate partire il disco, già dall'iniziale "Uh Huh" vi sembrerà di ascoltare un disco nuovo, scritto da ragazzi. Perché è fresco (sì, lo so, l'ho già detto) e coinvolgente.
Poi, per carità, può non piacere. Però, caspita: chapeau, Mr Andersson!

E se avete due minuti, guardate in che atmosfera si è svolta la presentazione del disco a Stoccolma. (Andersson è quello col cappello, tutto a sinistra)


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