Il signor Slash sembra stia vivendo una seconda giovinezza. Dopo aver raggiunto la fama (e che fama!) con i Guns 'n' Roses, sembrava ormai l'ombra di se stesso.
Certo: ha fatto collaborazioni con molto artisti e fondati pure un paio di gruppi, di cui sinceramente, così a naso non ricordo neanche il nome. Ma ormai sembrava perso.
Da quando l'altr'anno ha fatto uscire il suo primo disco solista, invece, la verve compositiva sembra essere tornata a scorrere nella sua testa e sul manico della sua chitarra.
E poi - fui preveggente! - si è lasciato convicere e utilizza solo Myles Kennedy come cantante.
Il riusltato qual è? Metto su il disco e parte un wah-wah che già mi piace. Poi entra la voce di Kennedy, che mi fa impazzire di suo. Insomma: sono passati trenta secondi e 'sto disco già mi dipinge un sorriso ebete, da orecchio a orecchio.
È che a me la musica tamarra piace, c'è poco da fare. E qua di tamarraggine ce n'è a vendere.
Molti pezzi sono hard rock, in stile americano. Infatti, a partire dalla title track, ci sono un bel po' di brani come One Last Thrill, You're a Lie (primo singolo estratto) o Hard & Fast che costringono il metronomo a fare gli straordinari.
Il tutto intervallato con qualche mid-temo e poche (per fortuna) ballad.
Insomma, il disco nom brilla per originalità, ne' tentomeno riesce a ripetere i fasti del disco d'esordio, però si lascia ascoltare volentieri. Come già detto per altri dischi, skippando le ballad, è un ottimo sottofondo per fare palestra o una bella corsetta al parco.
1 commento:
Curiosità...
Da solista ha suonato in due band:
- Slash's Snakepit (due formazioni, quella del '95 e quella del '99/'00)
- Velvet Revolver.
Il rispolvero c'è stato, ma di vecchio materiale... infatti molti dei pezzi che si son sentiti negli ultimi due capitoli di Slash (Velvet Revolver e gli ultimi due dischi a suo nome), diciamo pure un buon 80%, son pezzi scartati da Axl dal '93 al '96... quando ha lasciato la sua band storica definitivamente. Rose, per esempio, dopo la pubblicazione di quella roba cacofonica chiamata Chinese Democracy, si è quasi vantato di aver scartato almeno la metà del repertorio VR, una su tutte "Fall to Pieces".
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