L'operazione Tyler Durden è naufragata, sotto i colpi insistenti del caldo soffocante e degli impegni lavorativi (uno dei quali a Parma; ve lo devo dire quanto e come ho mangiato a Parma o ve lo immaginate da soli?).
Insomma, non ho ripreso tutti i chili che avevo perso, ma ci siamo quasi. Ho consultato lo specchio e ho notato una
certa rilassatezza, quasi una cricumnavigazione del punto vita, che alcuni chiamano impietosamente salsicciotti. No, dico: un nome più frustrante no?
Con apprensione ho cercato
muliebri conferme, ottenendo un deludente "ma a me piaci così". Allora ho trascinato il problema con me in ufficio, dove gli uomini, pragmatici e spietati, mi consigliano di
accettare l’ineluttabile e rotondo destino del post quarantenne.
E allora eccomi qui, triste e dubbioso,
a tre giorni dalla mia fatidica prova costume, davanti all’edicola; guardo di sfuggita, un po' vergnandomene, ben tre riviste tartarugate che mi
spiegano come essere un vero uomo in forma e desiderato da donne
strafighe che si ninfomanizzano al sol mio passaggio.
Le rimetto giù. Non servono.
So già come
far sparire la pancia in tre giorni: basta tirarla dentro trattenendo il
respiro.
E so benissimo da solo che con un po' di sport si migliora la forma fisica; non ho bisogno che me lo dicano i ricercatori della Salcazzo University.
E so anche come farla urlare in camera da letto: basta asciugarselo sulle tende dopo aver fatto all’ammmore.
3 commenti:
Sto cercando del bronzo per farti una statua dopo aver letto l'ultima frase del post :D
te ne porto anche io, sam. (era una citazione, filo?)
LE TENDEEEEEEEE!!!!! sei il migliore, un colpo di genio.
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