21 marzo 2014

Marrakech - part two

È stata una vacanza breve, praticamente un weekend lungo, ma intensa.
Anche perché la vita lì è stancante: ci sono un sacco di persone che ti fermano, cercando di venderti qualsiasi cosa. E ci riescono pure perché paradossalmente, meno la cosa ti interessa, più hai potere contrattuale. E così inizia il gioco della trattativa; e lì loro sono dei maestri. Così ti trovi ad aver comprato un paio di babbucce, di cui non hai nessun bisogno, ma con la sensazione di aver fatto l'affare della vita.

in foto: insieme al simpaticissimo Youssef, da cui abbiamo comprato ogni genere di spezie.

Ma non crediate che i marocchini siano fastidiosi: sono tutti gentilissimi. E parlano anche buona parte delle lingue europee, visto che interagiscono con chiunque gli passi di fianco.
E bisogna dire che è piacevole farsi abbindolare da loro. Ti senti come una donna quando viene corteggiata (o almeno credo).
Tutto questo nel caso vi chiedeste un giorno, entrando a casa nostra, da dove vengono buona parte degli oggetti che arredano l'ambiente.

(segue)

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