Come già detto, odio la colonizzazione che hanno perpetrato gli Stati Uniti ai nostri effetti e non sopporto, appunto, che una festa come Halloween, che in Italia non ha senso di esistere, sia diventata un'usanza anche da noi (che poi, se vai a vedere, anche una frase come "trick or treat" paragonata al nostro scialbo "dolcetto o scherzetto" ha tutta un'altra valenza).
Ma. Come dicevo 5 giorni fa, quando hai dei figli, il tuo punto di vista cambia.
E alla fine questa festa è come una specie di carnevale; un'occasione per mascherarsi e - mica male! - avere un sacco di caramelle gratis!
Così, stamattina all'Esselunga abbiamo fatto incetta di caramelle.
Poi, grazie alla grande inventiva e capacità di improvvisazione di Dalia, abbiamo fatto un vestito per Anita.
Cosicché quando alle 20,30 sono arrivati i bambini del palazzo a suonare al citofono, ci siamo fatti trovare con Anita vestita da strega e con delle tazze piene di caramelle, che abbiamo rovesciato nelle borse che i bambini tenevano ben sporgenti verso di noi.
E sono molto contento di aver fatto tutto ciò.
Il mio astio verso gli States per un giorno può soprassedere.
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in foto: Anita vestita da strega. Grazie a Dalia e, come dicevo, alla sua capacità di arrangiarsi.
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