I dischi più ascoltati nell'anno appena trascorso. Anche quest'anno vince l'Italia. Strano: solitamente sono più "esterofilo".
01 MINISTRI - Tempi Bui
Poche balle: secondo me questo disco è la cosa migliore che potesse succedere alla musica italiana. Gli elementi sono: ragazzi giovani, rabbia nelle vene, testi impegnati o dissacranti, rock sostenuto. Non riesco ad immaginare un disco di esordio migliore per una band italiana. Sicuramente averli visti dal vivo due volte contribuisce alla mia passione nei loro confronti. Imprescindibili: "Diritto al tetto", "Bevo" e la follia di "Vicenza".
02 GREEN DAY - 21st Century Breakdown
Quasi a parimerito con i Ministri, i Green Day. Avevano il non facile compito di dare un seguito ad "American Idiot" e ce l'hanno fatta. Questo disco mi piace forse più del suo predecessore (solo tra un po' di tempo potrò dirlo con certezza). Caspita, ragazzi: bravi, bravi e bravi. Riuscite a fare delle canzoni apparentemente semplici, ma trascinanti e intelligenti. Speriamo che gli stuoli di ragazzini adoranti si chiedano che significato c'è dietro quelle canzoni.
03 MUSE - the Resistance
A ma i Muse piacciono, quindi parto prevenuto. Sono sufficientemente paraculi da riuscire a scrivere dei pezzi abbastanza orecchiabili ma non stupidi. Vi fanno ridere le loro pretese sinfoniche e i loro pezzi alla Queen? Beh, a me piacciono un casino. Anzi: trovo che nel piattume della musica moderna loro ci provino e ci riescano pure. Un disco che ascolto da settembre e ancora ho voglia di ascoltare.
04 PAOLO NUTINI - Sunny Side up
E bravo il nostro amico lucchese (solo di origine, eh!): tutti si aspettavano il disco fotocopia del suo primo e apprezzatissimo cd e lui che fa? Ne fa uno completamente diverso. Oddio: non del tutto, però con molto coraggio si rimette in gioco, spaziando tra Otis Redding e Wilson Pickett, tra Woody Guthrie e Bill Haley. Insomma: bravo! E fortunato: se fosse nato e cresciuto in Italia un disco così non sarebbe mai uscito.
05 JULIETTE LEWIS - Terra Incognito
Non stimo particolarmente Juliette Lewis, ne' come attrice ne' come cantante. Ma forse proprio perché ero "impreparato" sono stato quasi folgorato da questo disco. C'è rabbia, dolore, maliconia; tutti sentimenti vivi e viscerali. Se un giorno vi sentite così (malinocnici, rabbiosi, ecc) provate ad ascoltarlo: sembra che la buona Giulietta dia voce ai vostri sentimenti. La sua voce "sporca", poi, contribuisce a rendere il tutto più vero. Sorpresa dell'anno.
06 PATRICK WOLF - the Bachelor
Ed ecco l'altra sorpresa dell'anno. Non l'avevo neanche mai sentito nominare, Patrick Wolf, fino all'anno scorso. Mettete in uno shaker il glam rock, la musica elettronica degli anni 80, la melodia delle canzoni pop contemporanee e una buona dose di talento ed ecco che vi si presenterà davanti questo disco. Canzoni belle, tra cui spicca "Hard Times": uno dei pezzi più belli dell'anno (potete vederne il video su Youtube, se vi interessa).
07 MANIC STREET PREACHERS - Journal for Prague Lovers
Il mio gruppo rock gallese preferito (ne esistono altri?) non riesce - ahimé - a ripetere i fasti di "Send away the Tigers", che mi piacque decisamente di più. Cioè: il disco non è niente male. Comincia bene e per la prima metà è bello (vedi pezzi come "Me and Stephen Hawking"), diciamo da 7 in pagella; poi però, col passare delle tracce, un po' si perde. Nella totalità comunque un buon disco.
08 MELODY GARDOT - My One and Only Thrill
Cito dal blog di Ale: "già l'opener Baby I'm A Fool ti stende, mentre per esempio Our Love Is Easy è straziante, delicata e superlativa.
Voce calda, sexy, musica acustica e abbastanza influenzata pure dalla bossa nova, pezzi validissimi e tutti suoi, se si eccettua una cover di Over The Rainbow e un paio di collaborazioni con Jesse Harris (...), Melody (e che nome) rappresenta probabilmente una delle artiste giovani più interessanti in questo genere."
Non avrei saputo rendere meglio l'idea
09 REVIVE - Chorus of the Saints
Non ne faccio un segreto: mi piacciono i gruppi che fanno del buon rock melodico (che ha, per me, la sua summa nei Foo Fighters) senza tanti virtuosismi. Frequento blog e siti che ne parlano, alla ricerca di nuovi "talenti" e un giorno mi imbatto in questi sconosciuti. E scopro che, beh, il disco non è proprio niente male. Un ottimo compagno di viaggio nei miei solitari spostamenti estivi, cercando di imparare tutti i bellissimi cori presenti nei vari pezzi del disco.
10 CREED - Full Circle
Ritornano i Creed, si dice, per un ultimo album e un ultimo disco. Si, ma io prima non li avevo (quasi) mai sentiti e quindi? Quindi mi butto come se li sentissimi per la prima volta e - forte del fatto che 3/4 della formazione faccia parte degli Alterbridge, uno dei miei complessi preferiti - ne rimango totalmente coinvolto. Tanto che per quasi una settimana non ascolto altro. Come se fosse un disco degli AB, appunto. Grande energia, grandi schitarrate e una bella cattiveria. Me piace.
3 commenti:
vabè tocca dare una seconda chcance
alla lewis e scoprire sti revive...
sempre bella lì
ma il disco d'esordio dei ministri non è "i soldi sono finiti"?
ah, qui non stai dicndo due volte la stessa cosa?
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