Tra i vari "ritorni" che ci propina l'ambiente musicale che - mi viene da piangere - si porta ancora dietro la nostalgia degli anni '80, ce n'è uno che mi risulta particolarmente gradito, nonostante non ci avrei scommesso un singolo euro: quello di Sade Adu.
La cantante inglese, di origini nigeriane, apprezzata per quel pop ricco di sfumature jazz/etniche, torna alla ribalta con "Soldier of Love", un disco piacevole, nonostante abbia non molto a che fare con i suoi dischi di maggior successo.
Il risultato è comunque piacevole, specialmente per chi, come il sottoscritto, la mattina ha il bioritmo alquanto basso e quindi ama accompagnare la mattinata con atmosfere rilassanti.
La voce è sempre la sua: calda e sensuale.
Se poi anche il fisico che c'è in copertina fosse il suo (senza ritocchi, intendo), beh, dovremmo farle molti più complimenti.
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