A ritorno dalla mia settimana di vacanza sarda, c'è qualcosa che volevo scrivere qua, a mia personale memoria.
Innanzitutto che la Sardegna è meravigliosa. Certo, non è un pensiero originale, il mio; tanto più se si considera che la casa di famiglia dei Lucisano è in Costa Smeralda, vicino a Porto Rotondo.
Zona meravigliosa, è vero. Ma proprio per questo è stata cementificata a più non posso, sfruttata e violentata. E nonostante ciò, continua ad essere una meraviglia.
Sono partito da lì ieri mattina mentre spuntava l'alba e... vabbè, immaginatevi voi che spettacolo.
La seconda cosa che mi piace della Sardegna è che conserva ancora un'anima selvaggia. Nonostante, come dicevo prima, la (in)civilizzazione cui è stata sottoposta, la cosa meravigliosa è che in Sardegna c'è tantissimo da esplorare.
Arrampicarsi sulle rocce, cercare conchiglie, pescare i paguri o i pesciolini (che poi gli facciamo rimettere in mare): le bimbe quando sono lì sono matte di felicità, perché se c'è una cosa che manca a Celle Ligure (dove andiamo sia d'inverno che d'estate) è proprio questa parte avventurosa.
E quindi è bello vedere Anita ed Elena che si arrampicano ovunque e si atteggiano da novelle Lara Croft nell'affrontare le zona non ancora battute.
in foto: Elenina a spasso per il brullo paesaggio sardo. A piedi nudi, ovviamente, sennò come potrebbe infilarsi qualsiasi cosa sotto ai piedi?
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