30 luglio 2012

il best seller che non t'aspetti

È successo che mia zia Paola, un paio di anni fa, mi prestò il libro "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon. Ma io lo lasciai lì, nella pila dei da leggere.
Non per snobberia, sia chiaro. È che tra i libri che compri tu e quelli che ti consigliano gli altri, quando sei lì che devi scegliere il tuo prossimo compagno di viaggio, finisci sempre per preferire i primi.

Insomma: 'sto libro è rimasto lì a prender polvere per un paio d'anni. Poi, un mesetto fa, durante un giro in libreria, vedo che è lì, nella parete dei libri più venduti, insieme a tutte le nuove uscite.
Penso che non sia possibile, che forse mi sbaglio io.

Vado a casa ed ho la conferma: è proprio lui. A questo punto la curiosità è tanta. Scopro che il libro è stato pubblicato nel 2001 in Spagna e nel 2002 in Italia, ma che fino a poco tempo fa non se l'è filato nessuno (tranne mia zia, of course).

E così, appena terminato l'ultimo di Ammaniti, salto su "L'ombra del vento" e mi prende da subito. È proprio uno di quei libri coinvolgenti a tutto tondo: la storia è intrigante (un po' romanzo, un po' giallo, un po' di affetti e un po' di politica), i personaggi sono azzeccatissimi (su tutti uno straordinario Fermin Romero de Torres e una struggente Nuria Monfort) e la scrittura è molto scorrevole.

Insomma: se vi capita tra le mani, anche se ormai c'è sopra lo stampino "best seller" che contraddistingue libri-farsa come "Il Codice da Vinci", non fatevi trarre in inganno dalla vostra tendenza anticonformista: è un libro molto carino e una piacevole lettura.



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