09 maggio 2011

Praga, 2° giorno

La giornata non è cominciata proprio con i crismi di una giornata di vacanze di quelle che uno si augura. Prima Dora (la nostra babysitter tuttofare, che va comunque a casa nostra ogni giorno anche in nostra assenza) ci ha inviato un messaggio dicendo che si è rotto un vetro della finestra di camera nostra.
Poi ho dovuto risolvere a distanza un paio di questioni lavorative. E mentre ero al telefono per queste cose Anita ha pensato bene di strattonare Elena per un braccio, lussandoglielo.
Quindi siamo dovuti correre al Pronto Soccorso per farla visitare.

Ah, quasi dimenticavo: se qualcuno vi dice che a Praga ormai parlano tutti inglese non credetegli. Sì, forse le nuove generazioni. Forse.
All'ospedale è stata dura trovare qualcuno con cui interloquire; e pensate che c'è un ufficio apposta per stranieri.
Per farle breve, siamo usciti dall'ospedale che erano quasi le due del pomeriggio ed Elena fortunatamente sta bene, che in fondo è quel che conta.
Abbiamo trascorso ciò che rimaneva del pomeriggio al Castello di Praga, per la maggior parte nel Giardino Reale.


vietato calpestare le aiuole


Praga non è la città decadente che ci aspettavamo: è molto più colorata e vivace. Buona parte dei palazzi conserva comunque un certo fascino fuori dal tempo, anche se la maggior parte di loro è passata attraverso restauri relativamente recenti.
Una cità che merita sicuramente una visita.

1 commento:

Guida Di Praga ha detto...

Carino questo diario di viaggio. Cmq. voglio dirTi una cosa ... la gente che lavora nel settore turistico di solito parla abbastanza bene l'inglese e/o anche un'altra lingua. Gli altri, beh dipende, qualcuno si, qualcuno no ... come anche in Italia.
Gli over 40 hanno studiato il RUSSO che era obbligatorio prima del 1989. Gli under 40 hanno fatto l'inglese ma non e che a scuola si impara per bene una lingua straniera. E purtroppo non c'e la cultura di lingue straniere ... ne in Italia, ne nella Rep. Ceca. Magari nel futuro qualcuno capira quello che hanno capito nei Paesi Bassi per fare un esempio ... cioe di non torturare i ragazzi con integrali, derivazioni, logaritmi che poi nella vita a 99,9% di noi non servono a niente ma di dare molta importanza alle lingue straniere.