Non che io sia appassionato di gossip, però si chiacchierava con gli amici dinosauri della separazione di Ben Harper da Laura Dern come di una speranza di risentire lo zio Ben tornare ai vecchi fasti che tanto ce lo avevano fatto amare.
Tornare ad ascoltare canzoni emotivamente forti come "Roses from my friends" è pretendere troppo, però ci si spera sempre.
Pensavamo che fosse uno come noi, bollito dietro ad una donna che gli ha fatto perdere il senno. Una cosa che può capitare a chiunque.
Insomma, Ben, dacci un cenno. Facci capire che hai avuto una brutta parentesi da dopo il "Live from Mars", ma che adesso ti sei risvegliato.
Beh, dispiace deludervi, ma non è così. È come succede da un po' di anni a questa parte, ovvero che il disco in se' non è neanche brutto. Ma di "Glory and Consequence", manco mezza. Di "Ground on down" manco l'ombra.
E, ironia della sorte, una delle poche canzoni che si salvano, si chiama "Waiting on a Sign". Che fai, Ben, ci pigghi pure pou culu?
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