I Battles sono dei mostri. Dei mostri di bravura, s'intende. Nonostante la dipartita di Tyondai Braxton, forse l'elemento più talentuoso della formazione iniziale, anche il loro secondo disco, "Gloss Drop", è di una bellezza sconvolgente.
Chiariamoci: è musica per chi si intende di musica. Ma con questo non è che voglio tirarmela, dicendo che io lo posso ascoltare e voi no. Lo dico perché, se qualcuno non li conoscesse, è giusto avvisare che non stiamo parlando di musica easy listening.
I Battles, sono dei mostri di bravura e nei loro dischi questa cosa si fa sentire. Per orecchie non avvezze a visrtuosismi vari potrebbero sembrare persino indigesti. Io per esempio ho avuto un po' di difficoltà con la loro opera prima, "Mirrored".
Con questo seconda uscita non ho ancora capito se sono io che mi sono abituato alle loro sonorità o se sono loro che, a detta di molti, hanno fatto un disco più "facile", quasi allegro.
Fatto sta che "Gloss Drop" è una meraviglia per le orecchie.
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