Facico un esempio.
Ieri sera tornavamo a casa a piedi, dopo essere stati a cena da amici. Passiamo di fianco a un muro pieno di graffiti.
Anita: "Papà, perché quel muro è pieno di disegni?"
io: "Non lo so".
lei: "Me lo dici anche se non lo sai?"
e io: "Perché è passato un ragazzo è ha pensato che quel muro era un po' brutto e bisognava renderlo più allegro. E così..." Etc, etc.
A parte lo sforzo di inventiva cui questa frase mi sottopone ogni volta, mi piace quando Anita mi chiede queste cose. Mi fa tenerezza.
E soprattutto mi fa pensare quanto (almeno fino all'età scolare) i bambini vedano nei propri genitori una chiave d'accesso a qualsiasi cosa. Volenti o nolenti siamo il loro filtro nei confronti del resto del mondo.
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nella foto: Anita e sua cugina nonché compagna di giochi Ginevra, al parco.
2 commenti:
Son cose che ti pettinano il cuore queste.
Ti ho mai ringraziato per questo genere di post/condivisione?
No?
Lo faccio ora.
proprio questa mattina il Normannino mi ha chiesto: "Perché non c'è il marciapiede, qui?" Risposta: "Non lo so". "Perché non lo sai?" "Beh, il papà non sa proprio tutto". "Però sai molto, vero?" "..." "Se non lo sappiamo, un giorno possiamo scoprirlo"
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