Michelino figlio di Giacomo non l'ho mai amato particolarmente, eccezion fatta per quel capolavoro di album che è "Thriller". Quello mi piacque parecchio.
Ma probabilmente - visto il successo planetario - è stato l'inizio del suo declino. Come uomo, intendo. Anzi: come ragazzo che non ha mai avuto un infanzia normale.
Cioè: anche da come si vestiva, si capiva che era un deficiente; o semplicemente un ragazzino cresciuto. La classica sindrome di Peter Pan.
Solo che Peter Pan non aveva le pigne nel cervello.
O forse era semplicemente meno tamarro.
O forse non guadagnava miliardi, ergo non era circondato da sciacalli di ogni genere e discografici che si fregavano le mani ogni volta che lui faceva una scoreggia.
Insomma: sicuramente è stato una vittima dello star system.
Sicuramente era circondato da gente che lo assecondava o che cercava di spillargli più soldi possibile, dato che lui era (e da morto la cosa peggiorerà) una macchina da soldi.
Però a me non è mai piaciuto. A parte "Thriller" appunto.
Anzi: ogni volta che sentivo un urletto o un "dah" mi innervosiva.
Addio Michael. Non mi mancherai.
6 commenti:
Un grosso amen per il fratello Michele, ragazzi. Avanti, ripetete con me: AMEN!
e intanto passano in secondo piano altri due grandi lutti. settimana scorsa farah, l'angelo biondo ma indimenticabile anche in Cannonball, e soprattutto ieri 'faccia di plastilina' Karl Malden.
Non ho mandato messaggi, scritto frasi o quant'altro, sono rimasta per giorni a riflettere sul perchè un personaggio tanto sensibile, bravo cantante e ballerino e tanto forse fin troppo altruista ci abbia lascito così velocemente, ma soprattutto ho preso questo tempo per dire al fenomeno di cui sopra di cattiverie ne sono state dette fin troppe, i media hanno doto il loro contributo, te personaggio così insensibile potevi risparmiare le parole per il grande Michael e usare magari apprezzamenti per un tuo fan (magari ancora vivo, te lo auguro!!!)
Ognuno è libero di dire e pensare ciò che vuole.
Mi spiace se ti ho offeso; ho solo detto ciò che pensavo.
Quando saprai scrivere le canzoni che ha scritto lui, ballare come ballava lui e intrattenere come intratteneva lui, pensaci chi è il deficiente!
E pensaci, soprattutto, quando troverai il coraggio di infilare nei mocassini un paio di calzini bianchi... Deficiente! Ciao, Pinuzzo. La Pina.
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