03 giugno 2010

il mio giornale

Se c'è una cosa che mi manda in bestia è arrivare al bar la mattina e trovare qualcuno che sta leggendo il "mio" giornale.
Mi scatta subito il cattivo umore.
Sì, perché io sono una persona dal bioritmo lento: alla mattina ci metto un po' a svegliarmi del tutto. Quindi, dopo le corse per accompagnare Anita all'asilo, non c'è niente di meglio di una ripartenza di giornata soft: arrivo in ufficio, controllo la posta, faccio due chiacchiere per sapere se è tutto ok e poi vado a prendermi un caffè al bar.
E quando arrivo al bar, la Gazzetta deve essere lì che mi aspetta. Pronta per me, e non per un altro, come è successo stamattina, per esempio.

Sia chiaro: io sono un detrattore della Gazzetta. Non la comprerei mai e poi mai. La considero una cosa inutile e piena di fuffa. Infatti la mia lettura de "la rosa" dura tra i 30 e i 40 secondi (prima pagina più una o al massimo due pagine interne).
Ma quando arrivo al bar dev'essere lì, cazzo.
Perché è l'ideale per andare incontro al mondo con ancora un po' di cervello anestetizzato: sentir parlare di Mourinho, dei convocati per la Nazionale o - massimo degli argomenti inutili - del mercato estivo.
Voglio questo vuoto pneumatico. Lo esigo.
Quindi giù le mani dal mio giornale.

2 commenti:

Matteo ha detto...

Pure io!

cosmic kid ha detto...

potrei averlo scritto io questo post, paro paro...