20 luglio 2011

nostalgia vampiresca

Anche senza i suoi Bauhaus, Peter Murphy è vivo. Vivo e vegeto, direi, visto che ha appena sfornato il suo nono ("Ninth", appunto) disco solista.

Come fare a descrivere un album così? Posso sicuramente dire che si tratta di un disco che trasuda esperienza vissuta ad ogni traccia. È tutto reale, vero, sentito, intimista.
Ed è straordinariamente rock. Un rock con diverse influenze, tutte attinenti alla storia personale di Mr Murphy. C'è dentro del glam-rock, della new wave, del post-punk e quant'altro ancora. Il tutto tenuto insieme dalla sua magnifica voce.

Insomma, è roba per dinosauri, ma si tratta di roba buona.

3 commenti:

Matteo ha detto...

Ribadisco: la classe è classe.

Filo ha detto...

Ti ho pensato fortemente, mentre scrivevo queste poche righe.

Matteo ha detto...

Ci credo, visto come t'ho lasciato il letto qualche anno fa :D