Come ogni estate, il cinema all'aperto mi favorisce la visione di film che mi sono perso durante l'inverno. Ieri e l'altro ieri sera ho fatto la doppietta e mi sono goduto un paio di proiezioni en plein air.
Mercoledì ho visto "Motel Woodstock": la storia di un ragazzo, preoccupato per la sorte dello sgangherato Motel dei suoi genitori, che decide di concedere gli spazi per dare vita ad un concerto. Non rendendosi minimamente conto che sta contribuendo alla realizzazione del più grande concerto rock di tutti i tempi.
Un film godibilissimo e divertente, dove la musica stranamente non fa da protagonista, ma solo da contorno. In primo piano ci sono le avventure di questo ragazzo, dei suoi genitori e di una cittadina che verrà ribaltata da capo a piedi.
Due ore a cuor leggero.
Ieri sera invece ho visto "Il Segreto dei suoi Occhi", pellicola meritatamente premiata con l'Oscar come miglior film straniero (inciso: devo dire che nutro parecchi dubbi sull'assegnazione degli Oscar; ma per quanta riguarda la categoria "film stranieri" mi trovano spesso d'accordo). Un film che fa riflettere sulle scelte mancate, sui ricordi e sulla difficoltà di un paese (e delle persone) di elaborare il proprio passato per superarlo.
Uno di quei film che ti porti appresso per un paio di giorni, pensando a cosa avresti fatto tu al posto dei protagonisti.
Bello bello. E consigliato, ovviamente.
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