29 luglio 2010

ecco gli hipster

Non sapete cos'è un hipster? Ve lo spiego io.
Ne sono venuto a conoscenza insegnando allo IED, dove la maggior parte degli studenti è - appunto - un hipster. E nel caso non frequentaste lo IED o la cerchia dei locali ad esso connessi, cercherò di descrivervi questa (mica tanto) nuova tendenza partendo dal look.

I ragazzi vestono con magliette marroni stampate a un colore oppure indossano maglioncini a righe orizzontali stile Kurt Cobain; alcuni addirittura hanno ritirato fuori la kefiah. I pantaloni sono jeans a tubo e le scarpe sono sneakers coloratissime.
Accessorio fondamentale: i Rayban Wayfarer (i classici occhiali da sole tipo Blues Brothers) utilizzati come occhiali da vista o addirittura senza lenti (lo giuro)!
Le ragazze hanno almeno un indumento ereditato dalla nonna, la frangetta, gli occhiali da sole con la montatura bianca e una canotta un po' sbrindellata.

L’imperativo dell’hipster è la strafottenza: tutto ciò che fa deve essere mosciamente sarcastico e superalternativo. Le commedie sexy anni ’70 che prima facevano cagare il 98% della popolazione? ora sono un cult. Le magliettine scadenti del mercato di viale Papiniano o di Zara? insostituibili.
Il concorrente idiota che ha vinto l'ultima edizione del Grande Fratello? Un mito. Lo sfigato più sfigato che mette un video su Youtube che non fa ridere nessuno? Geniale.



Ma l’hipster non si nutre solo di sottoculture pop, deve coltivare il suo smisurato ego rivitalizzando generi musicali ridicoli come il “post-punk” o idolatrando gli insopportabili Animal Collective. Oppure seguendo registi etnici dai cognomi improbabili che si credono degli artisti solo perchè fanno dei primi piani in bianco e nero di 6 minuti su una teiera in ebollizione per suggerire tensione. O ancora denigrando apertamente le macchine fotografiche digitali, preferendo di gran lunga la Polaroid dello zio trovata in cantina (o ancora peggio la Lomo).

Insomma vi ho dato un'idea di cosa sono gli Hipster?
Beh, pensate che io ce li ho come alunni.

11 commenti:

massi78 ha detto...

pensa che saranno i creativi di domani!

Anonimo ha detto...

Ah, che bello, e cosa insegni?

Filo ha detto...

Art direction. Oppure (ai corsi serali) i vari programmi per la grafica: Illustrator, Photoshop, ecc.

drunkside ha detto...

però la Lomo è figa dai :D

Anonimo ha detto...

"rivitalizzando generi musicali ridicoli come il “post-punk”"
'gnuranta!!!!

ED ha detto...

io non sono un hipster
ma credo che le polaroid, le lomo, e SOPRATTUTTO il post-punk non siano per niente delle cagate da denigrare in due righe... a maggior ragione da un professore che insegna allo ied
hanno segnato delle epoche e sono sicuramente meglio del mitico photoshopmerda, che rende chiunque un "fotografo", e di molta musica odierna di artisti che non fanno altro che spulciare da vecchi capolavori post-punk come quelli di joy division, i primi cure e molti altri

Filo ha detto...

Ognuno è libero di pensare quello che vuole, Ed.
Questa è la mia opinione.

matteolegna ha detto...

ED, tra le tante, non capisco la tua obbiezione contro Photoshop. D'accordo: permette a tutti di sedersi, guardare una foto, ragionarvici un po' su e, eventualmente, produrre una bella immagine finale; e allora?
O forse persegui ancora la romanticheggiate idea di una presunta artisticità innata che deve necessariamente esplicitarsi tramite manufatti ermetici ed autoreferenziali, di fronte ai quali o sei anche tu un "genio" e ne cogli il presunto valore oppure non puoi che non sentirti "intrinsecamente" ed irreparabilemte cretino? ...

L'arte è sempre e solo un fatto di cultura.

gino del grosso ha detto...

opinione ok..ma sulla base di cosa? ....voglio dire c'e gente che scrive libri di 600 pagine sul post punk e tu te ne esci con un semplice "ridicolo".
qualche consiglio :
1: prima di parlare mi informerei meglio e sono sicuro che non l'hai fatto
2: il fatto che tale genere sia accostato a dei ragazzini, hipster
come si chiamano, non significa assolutamente nulla anzi interessarsi a fenomeni non popolari ,diciamo, dimostra comunque (non sempre) un tentativo di cercare la propria strada .
Poi, per carita',rimarranno cmq degli sfigati ma non dimenticare che son sempre dei ragazzini e che è "normale" seguir mode/tendenze

Andrea Longhi ha detto...

dopo aver letto questo post...ti metto tra i preferiti!

Anonimo ha detto...

IO Prendevo in giro gli hipster prima che fosse mainstream...