15 gennaio 2011

traumi infantili

Questa sera a tavola si è compiuta una mezza tragedia. Stavamo mangiando delle svizzere di vitello (con l'aggiunta di una sottiletta che le rende più appetibili per le bimbe, nota da casalinga) quando Anita se ne esce con questa domanda:
"Ma come fanno gli animali a fare le cose?"
Cerco di mettere in ordine le idee per spiegarle il pollice oppinibile e altre cose e quindi temporeggio con un "in che senso fare le cose?"
"eh, come fanno a fare questa carne?"
Un brivido mi percorre lungo la schiena e incrociando lo sguardo di mia moglie capisco che abbiamo capito la stessa cosa. Cazzo, devo spiegarle che siamo carinivori. Come faccio a dirglielo senza traumatizzarla?
Mia moglie rompe gli indugi: "Anita, ma quando diciamo che è carne di pollo, vuol dire che quello è un pollo; che ci mangiamo proprio il pollo, l'animale; non che il pollo ci prepara la carne. Non lo avevi capito?".
Scuote la testa, mentre due lacrimoni le rigano il volto e la bocca si riversa con gli angoli verso il basso.
In un moto di ribellione, con la voce strozzata dal pianto dice "Non è giusto!" e scoppia a piangere.



Ecco, se c'è una cosa che mi spaventa dell'essere genitore sono queste cose qua. Non me n'è mai fregato un belino di pulire quintalate di cacca o di raccogliere vomito. A me quello che ha sempre terrorizzato è avere in mano le loro menti. E finché c'è da dargli un'educazione tipo "non si mangia con le mani", ok, quello è facile. Ciò che è difficile è spiegare ad un essere innocente perché mangiamo gli animali che lui tanto adora e che si ritrova complici in tutti i giochi e le canzoncine di questo mondo.
Che poi, andando a ben vedere sulle svizzere c'era pure scritto "carne di vitello, massimo 8 mesi di età"; ma questo è un dettaglio che eviterei di approfondire adesso.

Torniamo alla scena madre: cerchiamo di consolare Anita un po' con la storia che gli animali muoiono e quindi la carne, anziché buttarla via, la mangiamo noi; e un po' con il grande bluff che mangiamo solo animali che sono cattivi e antipatici (e se Dio vuole a Natale abbiamo mangiato il pesce spada, e questo mi serve per confermare la tesi).
Alla fine Anita sembra non aver avuto un grosso trauma, anche se ho il terrore che si svegli in preda agli incubi più atroci. Però, cazzo, che fatica in queste situazioni qua. Hai sempre il terrore di creare quei traumi infantili che uno si porta appresso tutta la vita fino al giorno in cui un analista ripercorrerà le tappe fino a quel 15 gennaio 2011 in cui tutto cominciò. In cui cominciò l'istinto del serial killer che fa strage di commessi di Mac Donald's.

4 commenti:

jumbolo ha detto...

è il momento buono per diventare tutti vegetariani

massi78 ha detto...

o di farle vedere questo:
http://www.youtube.com/watch?v=H_W9JnJK3O8

drunkside ha detto...

Non voglio allarmarti ma stai attendo, perché potrebbe prendere decisioni gravi.
Tipo diventare vegetariana.

Anonimo ha detto...

di post interessanti e piacevoli ne hai scritti ma questo è in top five di sicuro.
pazzesco ma molto bello leggere di un genitore accorto in mezzo a tanta leggerezza (di merda)
Mau